Aurora Levins Morales
(I954)
Sono una figlia delle Americhe,
una mestiza dalla pelle chiara dei Caraibi,
una figlia di molte diaspore, nata a questo continente a un crocevia.
Sono un'ebrea portoricana statunitense,
un prodotto dei ghetti di New York che non ho mai conosciuto.
Un'immigrante e figlia e nipote d'immigranti.
Parlo inglese con passione: è la lingua della mia consapevolezza,
una lampeggiante lama di cristallo, il mio strumento, il mio mestiere.
Sono Caribena, nata su un'isola. Lo spagnolo è nella mia carne,
s'increspa fuori delle mie labbra, risiede nei miei fianchi:
la lingua d'aglio e mango,
il canto nella mia poesia, i gesti libranti delle mie mani.
Sono di Latinoamerica, radicata nella storia del mio continente:
parlo da quel corpo.
Non sono africana. L'Africa è in me, ma non posso tornare.
Non sono taína. Il taíno è in me, ma non c'è ritorno.
Non sono europea. L'Europa vive in me, mala mia casa non è là.
Sono nuova. M'ha fatto la storia. La mia prima lingua fu lo
Spanglese.
Sono nata ai crocevia
e sono un tutto.
(Getting Home Alive, 1986 - traduzione di Mario Maffi)
Child Of The
I am a child of the
a tight skinned mestiza of the
a child of many diaspora, born finto this continent at a
crossroads .
I am a
a product of the ghettos of
An immigrant and the daughter and granddaughter of immigrants.
I speak English with passion: it's the tongue of my consciousness,
a flashing knife blade of crystal, my tool, my craft.
I am Caribena, island grown. Spanish_is in my flesh,
ripples from.my tongue, lodges..in my hips:
the language of garlic and mangoes,
the singing,in my poetry, the flying gestures of my hands.
I am of Latmoamerica, rooted in the history of my continent:
I speak from that body.
I am not african.
I am not taína. Taíno is in me, but there is no way back.
I am not european.
there.
I am new. History made me. My first language was
spanglish.
I was born at the crossroads
and I am whole.
Getting Home Alive, 1986
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